Avviso per i nostalgici: torna in vita la mitica cintura El Charro. Negli anni ’80 e ’90 era il marchio cult indossato dai paninari e riconoscibile per le sue fibbie oversize in stile tex-mex. Oggi quel brand storico rinasce grazie a Claudia Rota, imprenditrice bergamasca che ha riportato in vita le cinture iconiche attraverso la sua azienda Next Way, fondata 15 anni fa a Chiuduno. Partendo da un lavoro di ricerca nei mercatini vintage, ha catalogato modelli originali e avviato una nuova produzione artigianale. Che ora guarda oltre i confini italiani, puntando ai mercati europei e ampliando l’offerta con calzature in collaborazione con una start-up svizzera.
Torna la mitica cintura El Charro
Proprio a Chiuduno Next Way produce cinture su licenza con pellami di qualità e lavorazioni manuali. Claudia Rota, ex bancaria, ha scelto di ricreare i modelli storici e al tempo stesso introdurre nuove fantasie. Le cinture vengono realizzate con pellame a pieno fiore, fibbie gioiello, impunture a mano e stampe a fuoco che richiamano paesaggi western, spesso arricchite dalla famosa rosa rossa. “Nel 2010 ho preso la licenza El Charro per le cinture spinta dall’amore che ho per il marchio, mi piace e rappresenta una parte di storia e di stile italiano, segna un’epoca – dice Rota a il Sole 24 Ore –. Ora si tratta di ricreare i modelli del passato e disegnare nuove fantasie”. Accanto alla linea vintage, è attiva una produzione di semplici cinture disegnate per “clienti della moderna distribuzione, con marchi propri o di fantasia, che vengono prodotte all’estero”. Next Way si avvale anche di una rete di terzisti italiani specializzati in pellame di bovino e bufalo, ricami, fibbie e borchie, mantenendo viva la tradizione artigianale. Parallelamente, ha lanciato Cla.Rose, marchio dedicato a borse e marsupi pensati per donne dinamiche.
L’espansione internazionale
Il rilancio di El Charro, tra l’altro, non si ferma alle cinture. Dal 2025, grazie alla partnership con la start-up svizzera G-Core, arriveranno stivali e scarponcini in pelle venduti in abbinamento alle cinture. Una scelta che risponde alle richieste dei clienti. “Ci chiedono dove trovare gli stivali El Charro e con la prossima stagione invernale li accontenteremo”. Puntando anche sull’e-commerce. Che è infatti al centro della strategia di crescita, con ordini già provenienti da Spagna, Paesi Bassi e Germania. Il futuro di El Charro, però, passa dai mercati dell’Est Europa e guarda alla generazione Z, sempre più attratta dal revival country-western. “In questa fase stiamo anche selezionando dei giovani testimonial della generazione Z che stanno riscoprendo El Charro sull’onda lunga che arriva dagli Usa” sottolinea ancora Rota.
Le sfide future
Va comunque sottolineato che Bros – società di Latina proprietaria del marchio dal 1990 – continua a gestire le licenze internazionali, puntando su abbigliamento e accessori. Secondo il brand licensing manager Paolo Vessella, il pubblico più fedele resta quello over 40. Ma la sfida è intercettare i nuovi consumatori attraverso una distribuzione che integri retail tradizionale e piattaforme digitali. La rinascita di El Charro è quindi un mix di memoria e innovazione. Un marchio che ha segnato un’epoca e che oggi torna protagonista con un progetto che ha tutto il sapore di una sfida.
Foto El Charro
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