Un anno fa, la piattaforma globale di shopping di moda Lyst aveva indicato al quinto posto della classifica dei prodotti più richiesti nel trimestre aprile-giugno la borsa Santa Croce del marchio Dragon Diffusion. Che nello stesso periodo ha registrato un aumento del 197% nelle ricerche rispetto al trimestre precedente. Un boom che ha proiettato il brand belga di borse in pelle intrecciate artigianalmente tra i più conosciuti nella categoria “sotto mille euro”. Spieghiamo la sua ascesa in questa intervista.
Gli inizi
Dragon Diffusion è stato fondato nel 1985 dal designer belga Craig Wright. Il brand è specializzato nella creazione di borse in pelle intrecciate a mano. Il suo fondatore ha portato le varie tecniche di intreccio osservate in tutto il mondo. E dalle fibre vegetali le ha applicate alla pelle. Le borse vengono prodotte in India, dove gli artigiani intrecciano a mano i pellami locali. “Vendiamo cinture e borse e credo che alla base del successo ci sia il rapporto qualità/prezzo” afferma a La Conceria Pino Letizia, distributore in Italia del marchio con Guffanti Moda. Lo stesso Letizia spiega la particolare tecnica della lavorazione che per la realizzazione di una borsa prevede l’utilizzo di un’unica pelle, la quale viene immersa in acqua e poi tagliata con la fustella. Dopo l’exploit del 2024, anche nel 2025 le vendite del marchio stanno procedendo a ritmo spedito. L’Asia è il mercato principale.
Il prezzo competitivo
“Oltre la qualità del prodotto, c’è il prezzo competitivo. E mentre molti altri brand lo aumentavano, noi lo abbiamo lasciato invariato. Una scelta che può essere interpretata come un premio per i nostri clienti” commenta Letizia. La borsa permette anche delle crescite rapidissime. “Credo sia il prodotto moda che abbia delle importanti peculiarità. Per esempio è quello che più degli altri mette in mostra il marchio. E ha un ruolo sempre più importante nell’outfit femminile. La donna indossa magari un vestito economico insieme ad una borsa griffata e difficilmente l’inverso”.
Le prospettive
Il marchio sta valutando anche l’ingresso nel segmento delle calzature. “Abbiamo già fatto delle prove che hanno coinvolto anche l’Italia, la Puglia per la precisione. Forse, in futuro, ci potrebbe essere anche una produzione in toto o in parte made in Italy” rivela lo stesso Letizia. “Prospettive di Dragon Diffusion? Continuare a crescere e migliorare sempre di più i prodotti. Questo vuol dire anche aumentare la forza lavoro e impegnarsi con la formazione”. (mv)
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