Sudafrica per la fine della moratoria sulla caccia alle foche

Sudafrica per la fine della moratoria sulla caccia alle foche
Il deputato sudafricano Meriam Phaliso ha chiesto al proprio governo di fermare la moratoria alla caccia alle foche introdotta nel 1990 dietro forte pressione internazionale. La signora Phaliso, componente della commissione parlamentare per agricoltura, foreste e pesca, sostiene che l’unica prerogativa debba essere quella di determinare una soppressione non cruenta per le foche e i loro cuccioli. “Le foche sono delle grandi cacciatrici di alcune specie di pesci per la sopravvivenza dei quali dovrebbero essere fermate”. Le loro carni sono usate per produrre cibo per animali domestici ed essenze afrodisiache, la sua pelle è un prodotto ricercato per scarpe e giacconi impermeabili. Nei tempi antecedenti alla moratoria, era stata concessa una solo licenza quinquennale (a un’azienda di Taiwan, che aveva già costruito una fabbrica) per l’abbattimento di centomila cuccioli ed alcuni esemplari adulti. Oggi Canada, Groenlandia, Norvegia e Russia sono gli unici Paesi a considerare legale la caccia, con restrizioni sul numero dei capi da catturare. La Namibia consente l’abbattimento di 80 mila cuccioli e 6 mila adulti, ma il numero di lavoratori creato è modesto: 81 nella caccia e circa cento nella lavorazione. (pt)

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