Protezionismo, l’Egitto rilancia il dazio sul grezzo: il rinnovo vale un altro anno e parte dal 2 maggio

Il governo egiziano ha rinnovato i dazi sulle esportazioni di pellame grezzo. L’annuncio è arrivato nelle scorse ore, quando il ministro al Commercio e all’Industria Amr Nassar ha emanato un decreto attuativo che estende l’applicazione dei dazi per un altro anno a partire dal 2 maggio prossimo. La responsabile per gli accordi commerciali del Ministero, Amany al-Wassal, ha spiegato che “la decisione ha come obiettivo quello di creare un equilibrio tra domanda e offerta di pellame nel mercato locale, consentendo così di incrementare il valore aggiunto dei prodotti finiti realizzati in pelle e mantenendo bassi i loro prezzi”. La più recente entrata in vigore dei dazi risale al 2017, quando l’allora ministro al Commercio e all’Industria Tarek Kabil, in accordo con la Federation of Egyptian Industries e il Leather Export Council of Egypt, aveva imposto tariffe sull’esportazione pari a 250 Sterline egiziane (12,93 euro) sulle pelli di vacca e bufalo, di 150 Sterline (7,76 euro) su quelle di vitello, di 7,5 Sterline (0,39 euro) su quelle di capra e di 15 Sterline (0,78 euro) sulle pelli di cammello. La decisione arriva a poco più di un mese dall’annuncio dello stesso Nassar di nuovi investimenti cinesi nel settore. A metà febbraio, in seguito a un tour svolto nell’area produttiva di Robiki, il ministro egiziano aveva spiegato che i legami commerciali tra i due Paesi si sarebbero rafforzati e che importanti investitori asiatici sarebbero pronti a puntare sulla filiera egiziana della pelle.

 

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