Farfetch.com taglia 462 e-store del lusso che ospitava e punta se su stesso. I retailer italiani non ci stanno

Farfetch.com, portale specializzato in e-commerce di fascia alta, ha oscurato 462 multibrand store presenti nella sua piattaforma. Obiettivo: puntare sul proprio brand e indirizzarsi verso la quotazione in Borsa. Fino a poco tempo fa, acquistando su Farfetch.com si poteva individuare lo store di provenienza della merce e fare acquisti diretti in questo store. Adesso invece si può solo scegliere di ritirare la merce acquistata in uno specifico punto vendita. Gli store (35 le nazioni rappresentate) sono stati una forza trainante della piattaforma inglese, fondata nel 2008, che poco tempo fa ha ringraziato la sua comunità social per aver raggiunto “il primo milione” di consumatori. Farfetch.com prevede di chiudere l’anno con ricavi a 800 milioni di dollari, con un aumento di oltre il 60% rispetto al 2015. I negozianti italiani coinvolti nel taglio si lamentano perché non beneficiano più della pubblicità indiretta che ripagava la commissione di Farfetch.com, pari a circa il 30% delle transazioni, insostenibile nei periodi di saldi. (mv)

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