Il gruppo Signa vuole soffiare Galeria Kaufhof a Hudsons’ Bay, il patron di Fast Retailing annuncia il ritiro

Cambiamenti in vista nel retail. L’austriaca Signa ha offerto 3 miliardi di euro per l’insegna tedesca Galeria Kaufhof, controllata dai canadesi di Hudson’s Bay. Dietro Signa Holding, c’è l’investitore Rene Benko, che ha già acquisito i grandi magazzini Karstadt nel 2015. Karstadt è il principale concorrente di Kaufhof nel mercato tedesco. Signa valuta il patrimonio immobiliare di Kaufhof 2,63 miliardi di euro, e si impegnerebbe ad acquisire anche tutti i debiti e le passività, compreso un prestito di 1,34 miliardi della banca tedesca LBBW. Secondo le fonti citate da Reuters, Signa ha presentato la sua offerta questa settimana e attende una risposta da Hudson’s Bay entro metà novembre. Signa aveva già tentato di comprare Kaufhof nel 2015, un anno dopo l’acquisizione di Karstadt, ma Hudson’s Bay vinse l’asta offrendo 2,83 miliardi di euro. In Europa il gruppo canadese possiede anche la catena belga Galeria Inno e alcune insegne Hudson’s Bay in Olanda. Di recente, aveva confermato di non avere intenzione di vendere Kaufhof. Cambiamenti in arrivo per i giapponesi di Fast Retailing (Uniqlo). Il suo fondatore e attuale presidente Tadashi Yanai lascerà gli incarichi nel febbraio 2019, quando compirà 70 anni, per fare spazio ai giovani. Resterà membro del board. A prendere il suo posto non saranno probabilmente i suoi due figli, che lavorano in azienda, ma un manager interno che verrà eletto da 40 direttori generali. È la seconda volta che Tadashi Yanai annuncia il ritiro. La precedente scadenza autoimposta, però, non l’ha rispettata: Tadashi Yanai aveva già proclamato il ritiro per i 65 anni. Questa volta manterrà fede alle proprie intenzioni? (mv)

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