Il Tribunale dice stop: “Modes perde troppo, vada in liquidazione”

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Modes non è riuscita a contenere le perdite e il tribunale di Milano ha detto stop al concordato, disponendone la liquidazione. Nel primo trimestre 2025 l’ebitda della piattaforma omnicanale del lusso è stato negativo per 5,3 milioni di euro: il concordato ne prevedeva 2,7 milioni. A richiedere la liquidazione sono stati i creditori, tra cui Tod’s e FGF Industry (Blauer), nonché la procura di Milano.

La crisi del retail

Dopo la recente chiusura del Fondaco dei Tedeschi di Venezia (LVMH), un altro player è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Modes è stata fondata nel 1999. Era cresciuta fino a gestire 30 boutique con 300 marchi di abbigliamento e accessori nei posti più esclusivi in Italia, Svizzera e Francia. Nel 2023 aveva registrato ricavi per 100 milioni di euro, ma con un utile di 80.000 euro e debiti per circa 40 milioni. All’inizio del 2024, la società aveva avviato le richieste per poter usufruire di uno strumento di protezione. A maggio scorso aveva fatto richiesta del concordato preventivo in continuità aziendale. I debiti erano arrivati a 66,1 milioni e, nel piano di rilancio del concordato, i creditori sarebbero stati pagati con percentuali tra il 5 e il 6% del proprio credito.

 

La revoca

Nel frattempo, però, i conti sono peggiorati. Il Tribunale di Milano ha dunque revocato il concordato e disposto la liquidazione dell’azienda. “Si riscontrano i presupposti e le condizioni – comunica il Tribunale nei documenti visionati da Milano Finanza – per l’apertura della liquidazione giudiziale in considerazione della grave situazione di dissesto in cui versa il debitore, senza che appaiano sussistere adeguati mezzi per farvi fronte”. Il prossimo 22 ottobre i creditori esamineranno lo stato passivo di Modes. (mv)

Foto (dal sito aziendale) della boutique di Sankt Moritz

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