Non un semplice negozio, ma uno store-conceria. Ad Amburgo, il marchio francese Polène ha ricostruito una vera e propria conceria contemporanea, dove la pelle non è solo esposta, ma vissuta, trasformata, narrata. Affacciato sul canale nel quartiere di Neustadt e progettato dallo studio Snøhetta, lo spazio si ispira al movimento dell’acqua e alla memoria industriale della città portuale. Qui il marchio mette in scena un’esperienza immersiva che celebra la trasformazione della pelle, tra macchinari iconici, texture minerali e gesti antichi che tornano a vivere.
Lo store-conceria
“Artisanship at Work” non è solo un allestimento, ma una vera e propria esperienza. All’interno del negozio tedesco Polène ha ricreato una moderna conceria, dove il visitatore può seguire il viaggio della pelle, dalla materia grezza alla sua rinascita. Tre macchinari, un bottale, un nastro trasportatore e un flessometro, scandiscono il ritmo di questo racconto, trasformando lo spazio in un laboratorio vivo. Il cuore del progetto è la lavorazione degli scarti di pelle compressa: 488 kg riciclati e reinterpretati in texture che ricordano minerali, in un gioco di tonalità che richiama l’identità visiva del brand. Il risultato è un ambiente che vibra di competenza, sostenibilità e bellezza tattile.
Design e materia
A rendere ancora più suggestivo lo spazio è l’intervento del designer tedesco Simon Stanislawski, celebre per le sue illusioni ottiche. Il suo divano, scolpito in schiuma riciclata, sembra una sezione di scogliera modellata dalla natura. Un oggetto che sfida la percezione e celebra la materia, in perfetta sintonia con la filosofia del brand. Anche l’architettura dello store, con le sue forme fluide e le texture che richiamano l’acqua, contribuisce a creare un ambiente dove ogni dettaglio è pensato per raccontare una storia: quella della pelle, del tempo, del gesto artigiano. Un traguardo a tutti gli effetti per Polène, che rivendica la propria storia nella manifattura. In un’epoca che evita le radici, Polène apre uno store-conceria che si oppone alla logica del consumo rapido e celebra la lentezza, la materia, il gesto. Uno spazio che diventa così un atto di memoria e di coraggio: un invito a osservare, comprendere, e ricordare che dietro ogni forma c’è una storia.
Foto Polène
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