Intanto Alibaba taglia la crescita: sarà mostruosa (+53%), ma inferiore alle aspettative. Perché? Tutta colpa di Trump

A fine anno fiscale, cioè a marzo, i ricavi saranno pari a 375 miliardi di yuan (circa 45,7 miliardi di euro), cioè circa il 53% in più su base annua. Non si può dire che Alibaba, il gigante cinese dell’e-commerce, non sappia cos’è un boom, certo. Nella comunicazione finanziaria fatta dal gruppo di Jack Ma a inizio mese c’è, però, una nota stonata: Alibaba si trova costretta a tagliare l’obiettivo di crescita annuo, in precedenza collocato a +60% (383 miliardi di yuan). A rovinare i piani del colosso è la guerra commerciale ingaggiata da Pechino con l’amministrazione Trump: “I consumatori si sentono insicuri e riducono le spese”, ha spiegato il vice-presidente della corporation, Joseph Tsai, agli analisti, spiegando che gli effetti si stanno già facendo sentire soprattutto su categorie come automobili, elettrodomestici ed elettronica. Dai piani alti di Alibaba non si dicono spaventati: continuano gli investimenti sulla piattaforma e sulla diversificazione del servizio. Il segnale, intanto, è arrivato.

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