Il miracolo polacco di CCC, retailer di calzatura: crescita inarrestabile (2016: +38%), online esplosivo

Il retail europeo soffre, in particolare quello calzaturiero? Vero, ma non per tutti. La catena polacca CCC (Cena Czyni Cuda) pare un’inarrestabile macchina da guerra, capace di crescere con percentuali difficilmente replicabili in altri casi. Nel 2010 l’azienda con sede a Polkowice fatturava 1.029 milioni di zloty, la moneta polacca. Il 2016 si è chiuso con 3.191 milioni di zloty (756 milioni di euro) e un incremento del 38,3% sul 2015. L’utile netto è passato da 117,9 milioni di zloty del 2010 a 316,10 del 2016. Una crescita che è proseguita anche nel primo semestre di quest’anno, archiviato con una crescita delle vendite del 32,3% rispetto al periodo gennaio-giugno del 2016, sostenuta dal canale digitale. CCC online ha aumentato i suoi ricavi del 137,2%. L’azienda dichiara di vendere oltre 28 milioni di paia di scarpe all’anno, con un’offerta da circa 6.000 modelli di scarpe. Le calzature (che pesano il 90,9% dei prodotti forniti) sono prodotte nel calzaturificio di proprietà, ma circa il 60% viene importato. Di questo un terzo proviene dalla Cina. Dall’Asia arrivano invece tutte le borse che pensano appena il 5,3% di tutti gli articoli prodotti che vengono poi venduti in 870 negozi di cui 803 di proprietà (433 in Polonia, 84 in Repubblica Ceca, 75 in Germania, 41 in Austria, e così via). In Polonia non si scompongono per l’exploit: “È una cosa naturale. Sono i risultati che attendavamo. Stiamo ancora sviluppando la nostra presenza nel canale di e-commerce. I risultati della piattaforma Eobuwie, acquisita lo scorso anno, stanno ancora migliorando”. (mv)

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