Negozi che chiudono (a centinaia), dipendenti licenziati (a migliaia): il 2017 inizia male per Macy’s, Vivarte e American Apparel

Inizia in salita il 2017 del retail. Macy’s si appresta a chiudere 68 negozi e a licenziare 6.200 dipendenti. La ristrutturazione prevede anche il trasferimento di 3.900 impiegati per ricollocare il personale delle filiali tagliate. L’operazione rientra nella strategia, annunciata lo scorso agosto, che prevede la chiusura di circa 100 punti vendita. American Apparel, invece, ha smantellato la rete vendita nel Regno Unito, con l’eccezione del flagship store di Londra. La chiusura dei negozi era prevista da tempo. Nel novembre scorso il marchio americano aveva annunciato la riduzione delle attività in Europa, in particolare in Gran Bretagna. Secondo il Los Angeles Times, il gruppo avrebbe inviato una lettera a 3.500 dipendenti avvisandoli di un possibile licenziamento in considerazione del fatto che, di recente, lo stesso retailer è ripiombato nei guai pochi mesi dopo essere uscito dalla bancarotta. Il futuro di American Apparel dipende dalla risposta di Gildan Activewear circa un’offerta di 66 milioni di dollari per la proprietà intellettuale del brand e per alcuni altri asset del gruppo. Un altro gruppo in difficoltà è il francese Vivarte, che chiuderà 100 negozi della catena La Halle aux Chaussures (su 680 totali), con oltre 500 licenziamenti. Dopo l’unificazione dei brand La Halle e La Halle aux Chaussures, per Vivarte si apre la possibilità di cedere altri brand del portafoglio per fare cassa oltre a quelli già offerti: Kookaï, Chevignon e Pataugas. Il gruppo impiega attualmente 17.000 persone in Francia e dal 2014 vive una situazione di incertezza finanziaria che è costata il licenziamento di 1.850 posti di lavoro. (mv)

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