Omnicanalità alla francese: Galeries Lafayette avvia la scalata a La Redoute. Obiettivo 100% nel 2021

Primo: “Le insegne resteranno indipendenti, entrambe sono marchi iconici, ma non ci poniamo limiti per esplorare tutte le condivisioni possibili”. Secondo: “Non è prevista nessuna conseguenza sulla forza lavoro, né alcun avvicinamento fisico fra le due aziende”. Si basa su questi due capisaldi programmatici l’avvio della scalata che porterà sotto lo stesso ombrello due storiche insegne del luxury retail francese: Galeries Lafayette e La Redoute (fino al 2014 nel portafoglio di Kering), specializzato in commercio online. Parole pronunciate dai board di entrambe le aziende il 31 agosto scorso, presentando il progetto che poterà alla nascita di un gruppo leader di quella che oggi si definisce “omnicanalità”. Galeries Lafayette finalizzerà entro l’inizio del 2018 l’acquisizione del 51% del capitale di La Redoute (nato nel 1928 come catalogo di vendite per corrispondenza) dando vita a una realtà del valore di 4,5 miliardi di euro. Entro il 2021 è previsto il passaggio del 100% della proprietà sotto Galeries Lafayette (fondate 125 anni fa) che, in questo modo, vuole, “accelerare la digitalizzazione”, come ha spiegato il direttore generale Nicolas Houzé: “portando le vendite digitali a valere il 10% del suo giro d’affari entro il 2020”. In termini d prodotto è previto un rafforzamento “dell’offerta premium: Galeries Lafayette – continuano da Parigi – è situata più in alto sulla scala dalla moda, riunendo marchi mainstream, di lusso accessibile e lusso nel negozio di boulevard Haussmann, mentre La Redoute si muove piuttosto fra “access” e mainstream. Accompagneremo la crescita di gamma operata da La Redoute. Un potenziamento premium dell’offerta è in corso da entrambe le parti”.

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