Retail USA con l’acqua alla gola? In Europa i dolori sono gli stessi. In Italia ecatombe dei piccoli negozi di moda

Negli USA parlano di retail apocalypse? In Europa e in Italia, boutique e multimarca non se la passano tanto meglio. Secondo un report di Fung Global Retail & Technology, negli Stati Uniti i negozi che chiuderanno entro la fine dell’anno saranno 9.452, di cui 5.341 già dismessi o prossimi a esserlo. In Europa alcuni grandi nomi condividono le stesse pericolose difficoltà: Vivarte (Francia), Brantano (UK) Roeckl Handschuhe&Accessoires e Liser (Germania) solo per fare i nomi più “caldi”. L’Italia, purtroppo, procede sullo stesso solco, a un livello dimensionale inferiore. I dati rilevanti sono due: la crisi che colpisce i piccoli negozianti a Milano dove i negozi, specie di calzatura e pelletteria, diminuiscono. Secondo Confesercenti, in Italia, avrebbero chiuso 90.000 insegne dall’inizio del 2016. Il settore più colpito? La moda con il -20% di boutique chiuse. La certificazione di questo trend arriva dalla capitale della moda italiana, Milano. Qui, nel primo trimestre 2017, i negozi sono diminuiti dello 0,3% rispetto allo stesso periodo 2016: 320 le chiusure contro solo 119 aperture. Il maggior numero di serrande abbassate erano specializzate in abbigliamento, calzatura e pelletteria: -4,8%. “In Italia negli ultimi cinque anni si sono persi 17.000 punti vendita. A Milano per ogni nuova inaugurazione si contano due chiusure: chi apre, quasi sempre, è straniero” commenta Massimo Torti, segretario di Federazione Moda Italia. (mv)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×