Retail USA, scarpa sotto pressione: Shoe Carnival fatica, Foot Locker delude

Retail USA sotto pressione anche nel primo trimestre 2019, deludente per gran parte dei protagonisti del settore. A queste condizioni, finisce che chiudere il periodo gennaio-marzo con un pareggio sembra (quasi) un successo (come per Shoe Carnival), mentre per Foot Locker non è stato sufficiente fare meglio di un anno fa per soddisfare i mercati finanziari.
Shoe Carnival
L’insegna ha registrato un fatturato trimestrale di 253,8 milioni di dollari, con un calo dell’1,4%. Le vendite dei negozi comparabili sono diminuite dello 0,2%. Tutti gli altri dati sono praticamente stabili. Cliff Sifford, presidente e ceo del gruppo ha commentato: “Dopo un difficile febbraio, anche a causa delle avverse condizioni meteo, abbiamo registrato un cambiamento positivo a marzo e aprile. Guardando al futuro, restiamo in corsa per raggiungere le nostre prospettive per l’anno fiscale”. Ovvero: vendite nette tra 1,035 e 1,043 miliardi di dollari; fatturato comparabile in leggero aumento.
Foot Locker
Il retailer specializzato in calzatura sportiva (foto Shutterstock) ha chiuso il primo trimestre a +2,6% , incassando 2,08 miliardi di dollari. Gli analisti, secondo MarketWatch (portale di informazioni finanziarie), si aspettavano 2,12 miliardi di dollari. Le vendite comparabili sono cresciute del 4,6% (gli analisti si aspettavano +5,6%) e l’utile netto ha raggiunto i 172 milioni di dollari (erano 165 un anno fa). Numeri positivi che, però, non sono bastati a evitare un ribasso del titolo, scivolato fino al -10%. Qualche analista teme per i prossimi trimestri, poiché nel primo il rivenditore di scarpe sportive e sneaker (3.201 negozi all’attivo) ha ottenuto risultati inferiori alle aspettative nonostante avesse rilasciato una collezione Game of Thrones e una collezione Marvel per movimentare le vendite. (mv)

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