Sears appesa a un filo, insieme a 500 stores e 50.000 dipendenti: forse la salva il suo presidente, ma…

Che fine farà Sears? Sei settimane dopo che la storica catena di grandi magazzini ha dichiarato bancarotta, Edward Lampert sta manovrando “per salvare il salvabile dal peggiore investimento della sua vita”. Lo scrive Reuters, battendo la notizia che il presidente di Sears Holdings Corp, e cioè Lampert ha fatto un’offerta di 4,6 miliardi di dollari per acquistare il rivenditore statunitense. A formalizzarla è stato l’hedge fund ESL Investments, di cui Lampert è ceo, che risulta essere il maggiore azionista, nonché il principale creditore di Sears. ESL si propone di raccogliere fino a 1,7 miliardi di dollari in contanti attraverso una serie di manovre tra cui un nuovo prestito garantito e l’emissione di nuovi titoli. Poi, l’hedge fund si accollerebbe 1,1 miliardi di passività e rinuncerebbe a 1,8 miliardi di credito. Così verrebbero salvati 500 negozi e 50.000 lavoratori. Secondo il portale di informazioni economiche Seeking Alpha, nonostante i titoli dei giornali, Lampert non starebbe sborsando un dollaro. L’affermazione viene spiegata così: “Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, sembra che gli altri azionisti di Sears non otterrebbero nulla e lo stesso potrebbe accadere ai creditori non garantiti. Lampert sta usando promesse di crediti (non contante), nuovi finanziamenti, alcune sue stock option e un gruppo molto selezionato di passività esistenti per pagare gli asset. Lampert non sta acquistando Sears Holdings Corp. Non sta pagando nulla agli attuali azionisti. Sta acquistando beni ai sensi dell’articolo 363 del codice fallimentare. Questa, quindi, non è un’offerta pubblica”. Foto: Shutterstock.com. (mv)

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