Mosca aumenta l’import di scarpe. “Meglio di un anno fa, ma attenti ai numeri e al prezzo”

La Russia è tornata a comprare. Ma il suo rilancio non è a beneficio di tutti. Secondo le statistiche diffuse da World Footwear, nel primo semestre 2017, le importazioni di calzature in Russia sono aumentate del 41,9% in volume e del 32,6% in valore. Tutti i Paesi fornitori hanno notevolmente incrementato l’export verso Mosca tranne l’India (-22,5%) e l’Indonesia (+2,6%). Nella classifica troviamo Cina (quota: 51%), Italia (12%), Vietnam (10%), Indonesia (4%) e Bielorussia (3%). La categoria più importata è quella delle calzature in pelle (48%) il cui prezzo è aumentato del 13%. “È sempre difficile commentare dati provenienti dalla Russia che non sempre offre il massimo dell’affidabilità. E mi stupisco come tra i primi fornitori non ci sia la Turchia, ad esempio” ci dice Gianluca Mecozzi di GianRos (Sant’Elpidio a Mare) e membro del Comitato di Presidenza per il comparto Calzature, Pelletteria e Pellicceria di CNA Federmoda Nazionale. “I dati andrebbero poi confrontati col 2011 o 2012. Detto questo, è indubbio che la situazione oggi sia migliore rispetto ad un anno fa, ma gli ordini sono piccoli e i buyer vanno alla ricerca dei prodotti con un prezzo più basso” prosegue Mecozzi. “I più grandi retailer russi hanno diminuito gli acquisti dall’Italia, preferendo altri Paesi proprio per i prezzi più vantaggiosi. E chi compra dall’Italia vuole sapere se il prodotto è fatto davvero qui oppure di made in Italy ha solo l’etichetta” conclude l’imprenditore marchigiano. I grandi retailer russi hanno preso il sopravvento rispetto ai più piccoli, che sono sempre di meno. “Per ora sono solo i grandi negozi in Russia a sentire la ripresa, ma i piccoli stentano ancora” ci confermano da Aldo Bruè. (mv)

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