Il mercato russo fibrilla: TsUM e DLT aumentano le vendite a due cifre, mentre i turisti cinesi trainano anche il made in Italy

I russi tornano a comprare all’estero e gli stranieri (in particolare i cinesi) aumentano gli acquisti a Mosca. Aleksandr Pavlov, direttore generale dei grandi magazzini TsUM di Mosca e DLT di San Pietroburgo, ha dichiarato che le vendite della stagione autunno-inverno 2016/2017 sono aumentate rispettivamente di oltre il 34% e fino al 62% grazie all’aumento di oltre il 40% del numero di clienti stranieri, in particolare cinesi. Lo stesso Pavlov ha affermato che borse e pelletterie sono gli articoli best seller, con ricavi doppi rispetto alla scorsa stagione. Da Mercury Group (la società che detiene il marchio TsUm) annunciano, inoltre, che dalla prossima estate si completerà il processo di riallineamento dei prezzi sul livello di quelli europei, così da offrire prodotti a un costo inferiore del 20% circa rispetto ai retailer concorrenti. Inoltre il department store offrirà il servizio di rimborso tax free per i turisti. A proposito di turisti, dell’ondata di cinesi ha probabilmente beneficiato anche la moda made in Italy. Secondo Emi da gennaio a ottobre 2016, Mosca incrementato le proprie importazioni nel fashion italiano del 21% in quantità e del 4,3% in termini monetari. Se i cinesi spendono di più a Mosca, i russi hanno ripreso a viaggiare. Nello scorso mese di gennaio, hanno speso all’estero il 32% in più rispetto a un anno fa. Lo ha reso noto uno studio condotto dalla società di servizi finanziari UBS, che ha rielaborato i dati mensili Global Blue. Dopo quasi tre anni di segni meno, da ottobre 2016 gli acquisti da parte dei turisti russi sono tornati a crescere fino all’exploit di gennaio. La società attiva nelle operazioni di Duty Free Gebr. Heinemann prevede nel 2017 un incremento del fatturato del lusso ad opera dei turisti russi fino ad un 15-20%. (mv)

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