A noi piace quella vera, perché scalda di più: in Russia l’import di quelle artificiali si dimezza. Mentre la lista dei brand che si rifiutano di utilizzare pelli e pellicce animali si allunga, includendo da ieri anche Gucci, a Mosca, (come scrive il quotidiano russo Izvestia ripreso da Fashion Network), analizzando l’import del primo semestre 2017, l’acquisto di pellicce sintetiche si è dimezzato (per un valore di circa 470.000 dollari circa) mentre l’acquisto di quelle “vere e naturali” è aumentato del 65% (per 44,5 milioni di dollari). Gli analisti convergono su due spiegazioni. La prima è che, per affrontare il gelo russo, i consumatori preferiscono indossare indumenti con pelo naturale perché scaldano di più. La seconda è che l’aumento delle pellicce naturali (soprattutto visone, volpe e volpe artica) è frutto dell’etichettatura obbligatoria e quindi dell’emersione del mercato nero piuttosto che da un reale aumento delle richieste. Foto tratta da shewearsfashion.com. (mv)
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