Depurazione, i “progetti ambiziosi” di Medio Chiampo per i prossimi 5 anni: nuove vasche, nuovo laboratorio e non solo

Riunificazione delle 3 sedi in un unico polo direzionale. Un nuovo laboratorio. Una vasca di omogeneizzazione che fungerà da bacino di accumulo e un’altra di ossidazione. Sono i 4 interventi principali contenuti nel master plan quinquiennale predisposto e presentato oggi da Medio Chiampo, società vicentina che gestisce il servizio pubblico e industriale di Montebello Vicentino, Zermeghedo e Gambellara. Complessivamente gli interventi comporteranno un costo di 11 milioni di euro e saranno realizzati tra il 2019 e il 2024. Il costo maggiore sarà rappresentato dalla costruzione delle due nuove vasche, che non aumenteranno la potenza dell’impianto ma hanno l’obiettivo di renderlo più affidabile, al fine di garantire la continuità e la sicurezza nel raggiungimento della depurazione, e flessibile, per adattarsi alle diverse condizioni dettate dal liquame. Le nuove vasche permetteranno di rispondere alle esigenze determinate dall’introduzione di nuove sostanze nel processo di concia, in particolare nel wet white, che inibiscono il corso biologico rallentando le fasi di nitrizzazione, ossidazione e denitrizzazione. “Quello presentato oggi è un progetto ambizioso” ha sottolineato il presidente di Medio Chiampo Giuseppe Castaman (foto a destra durante l’evento di oggi), spiegando che l’azienda “vuole essere protagonista del servizio pubblico offerto ai cittadini e alle imprese del territorio”. Gli interventi effettuati nel quinquennio avranno anche l’obiettivo di ridurre ulteriormente il volume dei fanghi, che qualche anno fa arrivavano a 12.000 tonnellate l’anno e oggi sono scesi a 7.500 tonnellate.

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