La soluzione di Canapol: il conciante fatto con estratti di canapa

La soluzione di Canapol: il conciante fatto con estratti di canapa

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L’azienda di prodotti chimici per il comparto conciario Workem di Santa Croce sull’Arno con il progetto Canapol realizza pelli borse e prodotti di pelletteria senza impiegare metalli pesanti. Per esempio: cromo, zinco, zirconio, alluminio, ferro e titanio. L’idea di utilizzare estratti di canapa è di Giacomo Monteverde, 42 anni, titolare di Workem, della quale il CEO è il padre Giuseppe.

Il conciante fatto con estratti di canapa

“L’idea – racconta Giacomo Monteverde – è nata quasi per scherzo, ma grazie a un’intuizione di mio padre abbiamo trovato la formula giusta affinché potessimo creare un conciante naturale ricavato dagli estratti della canapa. Andiamo a impiegare canapa da fitodepurazione, che viene piantata nei terreni inquinati per “ripulirli”. Noi usiamo la parte che ci interessa (i semi), mentre la componente fibrosa è destinata all’edilizia e alle cartiere. Ne deriva un conciante biobased, mentre quel terreno versa in condizioni migliori. Senza contare un altro aspetto molto importante. Cioè, l’abbattimento totale di metalli pesanti nel ciclo produttivo e l’incremento della biodegradabilità degli scarti reflui e del pellame finito”.

Due certificazioni

Canapol ha già ottenuto due prestigiose certificazioni del settore: TUV e ZDHC Level 3. Dopo due anni di sperimentazione e investimenti cospicui, Canapol è in rampa di lancio e Workem sta ricevendo richieste da grandi griffe internazionali, che sono poi quelle che si affidano a Santa Croce per il know-how, la tradizione e l’innovazione. “Più che una linea di prodotti – conclude Giacomo Monteverde -, nel nostro piccolo possiamo dire di aver creato una nuova linea di pensiero. Chi usa i nostri concianti naturali non deve snaturare il proprio processo produttivo. Anzi: ne trae beneficio”.

La storia di Workem

Workem ha sede a Santa Croce sull’Arno. È nata nel 2019, può contare su uno stabilimento di 3.000 metri quadrati e su una forza lavoro di 17 dipendenti. L’azienda si fregia del fatto di offrire pacchetti su misura ai propri clienti. “Troviamo la soluzione migliore per le esigenze dei clienti”, sottolineano Giacomo e Giuseppe Monteverde. Quest’ultimo, proveniente da una famiglia molto umile, ha iniziato a lavorare in conceria nel 1972, poi si è spostato nel settore dei prodotti chimici grazie a collaborazioni con importanti marchi locali. Il figlio ha, di fatto, seguito le orme del padre, accumulando una significativa esperienza nell’ambito dei prodotti chimici. Nel periodo del Covid, Workem ha continuato a lavorare, non usufruendo di cassa integrazione e assumendo nuovo personale.

Informazioni sulla canapa

Un po’ di curiosità sulla canapa. La si coltiva da oltre 10.000 anni, mentre risalgono a circa 4.000 anni prima di Cristo i più antichi ritrovamenti di manoscritti su carta di canapa (in Cina, Persia ed Egitto). Nel 1492 Cristoforo Colombo impiegò la fibra vegetale di canapa per corde e vele delle caravelle Nina, Pinta e Santa Maria, con le quali scoprì l’America. Nel 1941, invece, Henry Ford progettò il prototipo The Hemp Car, un’auto con fibre di cellulosa biodegradabile. Storicamente, almeno fino ai primi del secolo scorso, l’Italia era uno dei più importanti produttori al mondo di canapa, che per la sua versatilità poteva essere impiegata praticamente ovunque. Poi, anche per il sopraggiungere di materiali sintetici meno costosi, come il nylon, questo settore ha perso d’importanza nel nostro Paese.

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