Sudafrica, il progetto per la tracciabilità delle pelli esotiche cresce

Una filiera tracciabile e sostenibile per l’allevamento e la macellazione di coccodrilli e struzzi è possibile. A proporre un modello di business (in un campo dove i grandi gruppi sono già impegnati) è il progetto Exotic Leather South Africa, lanciato nel 2013 e reso possibile grazie a un finanziamento del governo locale, e la collaborazione con l’università di Pretoria, che definisce i parametri per rendere sostenibile e tracciabile l’intera filiera.

L’idea
Exotic Leather South Africa è nato dopo il via libera dato dal Senato accademico dell’ateneo della capitale, che ha affidato all’organismo alla base del progetto il compito di definire degli standard specifici affinché ciascun attore della filiera lavori in maniera etica ed eco-sostenibile.

Il ruolo degli allevamenti
Il primo passo è compiuto naturalmente negli allevamenti, per i quali l’Exotic Leather South Africa ha definito metodi di allevamento. Come? Limitando, ad esempio, il numero di animali che possono essere presenti all’interno di un singolo recinto, standard qualitativi e quantitativi per i mangimi e, infine, buone pratiche da rispettare prima dell’uccisione degli animali. Tra gli altri parametri, i più importanti riguardano la tracciabilità del prodotto finale, in modo da aggiungere valore a ogni passaggio della lavorazione e ampliare i mercati, intercettando soprattutto la domanda dei clienti più giovani, molto attenti al rispetto degli animali e dell’ambiente.

I partner
Al momento sono cinque le aziende che hanno aderito al progetto, le quali sono responsabili del 20% delle pelli di coccodrillo utilizzate nel mercato del Nilo. Tuttavia, l’espansione potrebbe passare dalla sottoscrizione dell’accordo da parte di Cape Cobra Leathercraft, aziende sudafricana di pelletteria con 15 punti vendita in tutto il mondo. L’azienda ha infatti deciso di aderire al progetto, utilizzando pellame di animali esotici lavorato dalle aziende della filiera e di cui i clienti possono ricostruire ogni passaggio fino ad arrivare all’allevamento semplicemente fornendo il numero di codice identificativo presente in ogni prodotto. (art)

Foto dal sito istituzionale

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