Amava definirsi così, Mario Pucci, storico responsabile della comunicazione e delle attività internazionali di Assomac, l’associazione italiana dei costruttori di tecnologia per la filiera della pelle. Un “giornalista con la valigia”. Pucci, si è spento nei giorni scorsi all’età di 77 anni lasciando di sè il ricordo di una persona e di un professionista che, come ricordano da Assomac, da “instancabile viaggiatore, ha rappresentato e promosso l’industria meccanica italiana in tutti i principali Paesi produttori di calzature e pellami. E ha costruito ponti di dialogo e collaborazione in ogni angolo del mondo. L’India, in particolare, ha sempre occupato un posto speciale nel suo cuore: un legame profondo, fatto di rispetto, curiosità e affetto”.
Addio a Mario Pucci
“È con commozione che vogliamo ricordare e omaggiare le innumerevoli attività svolte dal collega Mario Pucci – dice il presidente di Assomac, Mauro Bergozza -, figura di riferimento nello sviluppo delle Relazioni Internazionali di Assomac. Il suo percorso, iniziato negli anni ’80, quando fu tra i primi collaboratori dopo la fondazione dell’associazione, è proseguito fino al termine della sua carriera professionale”.
Diplomazia del business
“Mario – ricordano da Assomac – amava definire il suo lavoro come una forma di diplomazia del Business. Un’espressione che ben riassume la sua visione strategica e il suo approccio umano alle relazioni internazionali”. Lo scrisse lui stesso: “A suo tempo avevamo chiamato Diplomazia del Business quella fitta rete di relazioni, a livello internazionale, nazionale, regionale e provinciale, che Assomac aveva avviato con gli organismi pubblici e privati nostri interlocutori e partners in iniziative promozionali sui più importanti mercati mondiali” (nella foto a sinistra, Pucci durante una di queste missioni internazionali). Arrivato a Vigevano negli anni ’70, Pucci prima lavorò a L’Informatore, poi approdò in Assomac dove “ha sempre riportato l’importanza di credere nel valore delle persone, nella cultura del lavoro e nella bellezza dei luoghi e delle relazioni”. Dopo 32 anni di lavoro, Pucci “si era stabilito a Firenze, dove ha vissuto serenamente insieme a sua moglie Antonella”.
Nella foto, a destra, la consegna dell’attestato alla carriera da parte dell’allora presidente di Assomac, Gabriella Marchioni Bocca
Leggi anche:
-
Assomac, Bergozza è presidente: “La mia ricetta contro la crisi”
-
Il difficile 2024 dei macchinari e le sfide su cui investire