L’intelligenza artificiale bussa alle porte delle concerie. E per parlarne si è tenuto venerdì 24 ottobre a Montebello Vicentino il convegno “AI per la pelle: dove va la conceria e il suo indotto nell’era dell’intelligenza artificiale”. L’iniziativa, promossa da tre realtà specializzate in software gestionali specializzati per il settore come Center 2000, Jeko Solution e Team Duemila, ha riunito rappresentanti delle istituzioni, operatori economici del distretto della pelle e specialisti in intelligenza artificiale.
Il dibattito
Platea numerosa, attorno al centinaio di persone. Tra i relatori c’era Giacomo Zorzi (UNIC – Concerie Italiane) che ha portato l’esperienza di Lineapelle, il più importante hub fieristico per la pelle e i materiali per la moda. Con lui anche Renato Bertoli, responsabile scientifico dell’ITS Green Leather Manager di Arzignano, e Rocco Finco (Finco 1865), presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Vicenza (in foto, il secondo da destra). Nonché Paolo Arcaro di Solution Now, realtà informatica impegnata nello sviluppo di soluzioni digitali per le aziende del comparto. Il confronto ha voluto accendere un faro sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche in un comparto tra artigianale e l’industriale come quello conciario. “Nel tempo ci siamo trovati davanti a molte sfide tecnologiche. L’ultima è questa dell’intelligenza artificiale – hanno ricordato gli organizzatori –. Vogliamo diffondere nel territorio la conoscenza di questo strumento perché può dare un valore aggiunto alle nostre aziende e ai nostri clienti”.
L’esperienza di Lineapelle
Zorzi (in foto, il secondo da sinistra) ha voluto sottolineare come “Lineapelle si propone come un vero e proprio hub tecnologico per il mondo della moda e della pelle. Nei mesi scorsi abbiamo presentato Lena. Si tratta di un operatore virtuale in cui sono stati riversati cinquant’anni di conoscenze del settore, capace di rispondere su temi tecnici, economici e merceologici per chi lavora nel settore”.
L’AI per la pelle
Pur con un taglio introduttivo, l’incontro berico ha avuto il merito di confermare la centralità del tema dell’intelligenza artificiale nel cuore di un distretto che rappresenta un’eccellenza produttiva nazionale. Il dibattito ha messo in evidenza la necessità di coniugare competenze tradizionali e innovazione digitale, per rendere più efficiente e sostenibile la filiera della pelle. Il mondo conciario, forte di una lunga tradizione industriale e artigianale, si trova ora davanti a una nuova frontiera: la continua integrazione di algoritmi, dati e automazioni nei processi produttivi quotidiani. Una sfida complessa, ma inevitabile, che chiama il distretto veneto a misurarsi con le tecnologie senza perdere la propria identità. (el)
Leggi anche:








