Payless prova a rinegoziare il debito di 600 milioni di dollari. Alternativa? La bancarotta

Payless ha incaricato Guggenheim Partners (società di consulenza finanziaria e commerciale) di rinegoziare il debito con le banche, che Bloomberg valuta attorno ai 600 milioni di dollari. Secondo l’agenzia finanziaria, che ha attinto a fonti riservate interne alla stessa Payless, quest’ultima (insegna nota per la sua offerta di “primo prezzo”) potrebbe decidere entro febbraio se procedere alla dichiarazione di bancarotta nell’ipotesi che la trattativa non andasse in porto. Al centro del negoziato anche la chiusura di un numero di punti vendita che potrebbero arrivare anche a 1.000. Payless, che dal 2012 appartiene a due fonti di private equity (Golden Gate Capital e Blum Capital Partners) è stata fondata nel 1956 a Topeka, in Kansas, possiede 4.400 negozi in 30 Paesi e impiega 25.000 persone. Come altri suoi concorrenti, Payless paga la concorrenza del minor consumo nei centri commerciali e la crescente importanza di internet. (pt)

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