“Il piano di espansione retail di Enjoy Italia parte da Roma”

“Il piano di espansione retail di Enjoy Italia parte da Roma”

Elevare la qualità del suo retail in Italia è l’obiettivo di Enjoy Italia. L’azienda nata a Solofra nel 2005 sta per questo selezionando i negozi più idonei, con l’intenzione di aprirne a gestione diretta. Il primo lo ha inaugurato il 7 settembre nel centro di Roma. Un importante investimento per la società guidata dai fratelli Antonio e Carlo Esposito (in foto). L’azienda produce per le griffe del lusso e per i marchi propri: la linea basic col brand omonimo e una più ricercata, KV Milano, lanciata nel 2018. Parliamo delle strategie di Enjoy Italia con Carlo Esposito.

Le strategie del retail

“Abbiamo messo in stand by il progetto di entrare nel retail diretto con l’arrivo della pandemia. Ora lo abbiamo ripreso partendo da Roma. Prevediamo l’apertura di altri store in futuro, sempre in Italia” spiega Carlo. La difficoltà di incassare, i rischi e la gestione della clientela italiana hanno portato la realtà solofrana ad attuare una duplice operazione strategica. Da un lato selezionando la clientela. Dall’altro sostenendo ricavi e incassi con negozi a gestione diretta.

 

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Perché Roma

“Abbiamo scelto Roma perché vicina alla nostra sede. Non puntiamo solo sui turisti, italiani e stranieri, ma anche sulla clientela locale, residenti e professionisti che cercano un capo in pelle arrivato direttamente dal produttore. Possono parlare col fabbricante, possono personalizzare e possono ricevere un servizio diretto. Puntiamo su questo” precisa lo stesso imprenditore campano. Nel nuovo negozio capitolino “Enjoy Italia-l’arte della pelle” ci sono capispalla e accessori.

Il mercato

“Con quale frequenza si acquista un capospalla in pelle? Dipende dalla capacità di spesa del cliente. C’è chi ne compra uno e lo usa per decenni e chi invece è appassionato di pelle e compra diversi modelli in altrettanti colori”, afferma Carlo Esposito. Che osserva una crescita dell’export, ora arrivato a generare quasi il 60% dell’intero fatturato. “L’Asia in generale, col Giappone in testa, e il Messico sono i mercati più promettenti”. (mv)

 

 

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