Si scrive belt bag, si legge marsupio: ormai è un must dell’alto di gamma

Le chiamano belt bag, ma altro non sono che l’accezione glamour e naturalmente in pelle dei (tanto vituperati, ai tempi) marsupi anni ’90. Grazie all’impatto dello streetwear nell’alto di gamma, da accessorio maschile con declinazione sportiva, oggi sono elemento ricorrente del fashion luxury, per uomo e per donna.  Miniborse con cintura, utili da indossare nelle escursioni a terra tra un ormeggio a Montecarlo e una puntatina in Sardegna, o come accessorio glam delle notti d’estate, pronto da riutilizzare al rientro in città. Da Prada a Bulgari è tutto un trionfo di pelle e loghi in primo piano: le belt bag – seppur in formato mini – hanno prezzi in linea con le altre tipologie di borse dei grandi marchi del lusso. La forma più adottata è quella rettangolare, con l’elemento borsa che scorre lungo una cintura. Gucci propone, invece, un marsupio cilindrico con motivo matelassé non disdegnando di riproporre la forma a trapezio isoscele invertito. I prezzi naturalmente sono diversi: il primo parte dai 1490 euro, il secondo da 590. Per il 2020 però siamo già oltre, o meglio scendiamo verso i piedi. Prada e Fendi durante l’ultima edizione del Pitti Uomo e della Milano Fashion Week hanno portato in passerella minimarsupi da caviglia: serviranno per portare giusto le carte di credito, perché lo smartphone non vi entra. (aa)

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