Ferrari paga un bonus ai dipendenti e incassa il no di Bizzarri

Ferrari paga un bonus ai dipendenti e incassa il no di Bizzarri

Marco Bizzarri si sfila dalla corsa per la poltrona di CEO in Ferrari. La casa automobilistica di Maranello è alla ricerca di un nuovo condottiero dopo le dimissioni di Louis Carey Camilleri. L’incarico è temporaneamente ricoperto da John Elkann, ma il Cavallino è alla ricerca di un sostituto. Dopo il no di Bizzarri, la rosa dei candidati si restringe.

Il no di Bizzarri

L’attuale CEO di Gucci, insieme a Stefano Sassi e a Hans GS Hoegstedt, figurerebbe in un elenco preliminare dei papabili stilato da Ferrari. Bloomberg, che aveva pubblicato l’indiscrezione, ha precisato che i colloqui di lavoro non sono ancora stati avviati. Qualche giorno dopo l’uscita della news, Bizzarri ha precisato che sono tutte chiacchiere e che, comunque, non è disponibile. “Per chi, come me, è nato e vive ancora vicino a Maranello, la Ferrari è un marchio mitico – ha detto a WWD –. Ma io sono già alla guida di una leggenda italiana, Gucci, che quest’anno celebra il suo centenario con i prossimi 100 anni davanti. Mi fa sorridere leggere titoli come Bizzarri al volante della Ferrari, mi fanno rimpiangere di non aver intrapreso la carriera di pilota. Il resto è solo gossip“.

Il bonus

Ferrari, che ha chiuso il 2020 con ricavi a 3,46 miliardi di euro (-8,9% a cambi attuali), ha annunciato che corrisponderà ai dipendenti degli stabilimenti italiani, per il 2020, un premio di competitività di 7.500 euro lordi. Complessivamente, si legge su Il Sole 24 Ore, la forza lavoro del marchio di auto è di oltre 4.500 unità in tutto il mondo. I dipendenti sono cresciuti del 6,3% dal 2019. Nel 2021 si è già registrato l’ingresso di altri 50 nuovi addetti nello stabilimento di Maranello. (mv)

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