Lear Corporation brilla nel trimestre (+12%), ma soffre a Torino

Lear Corporation brilla nel trimestre (+12%), ma soffre a Torino

Lear Corporation brilla nel trimestre. È un ottimo avvio quello della multinazionale statunitense, presente in 37 paesi e protagonista del mondo dell’automotive. Le forniture di tecnologie, sistemi elettronici e sedute per i grandi marchi automobilistici, da General Motor a Stellantis, segnano il +12%, pari a 5,8 miliardi di dollari, rispetto ai primi tre mesi del 2022. L’utile netto è di 144 milioni. L’azienda ha una liquidità totale di 2,9 miliardi di dollari e, secondo il financial release di fine aprile 2023, sono stati restituiti agli azionisti tramite dividendi e riacquisto di azioni 72 milioni di dollari.

Lear Corporation brilla nel trimestre

“Prevediamo che lo slancio positivo continui nei prossimi mesi – ha sottolineato dal Michigan, Ray Scott, presidente e CEO di Lear –, poiché i recenti premi aziendali e il forte portafoglio ordini in entrambi i segmenti di attività continueranno a superare la crescita del mercato. Abbiamo completato l’acquisizione di IGB, che aggiungerà nuova tecnologia di prodotto e scalabilità ai nostri sistemi di comfort termico. Differenziamo ulteriormente Lear come fornitore preferito di sedili automobilistici”.

 

 

Il valore delle M&A

La crescita è fatta di acquisizioni, anche nella vecchia Europa. Dopo aver acquisito a maggio 2022 Thagora Technology, Lear Corporation ha fatto sua anche la tedesca Bauerhin per la produzione di sedute ad alto comfort termico. Intanto proseguono le attività di ricerca e sviluppo per un nuovo veicolo elettrico Stellantis, nonché un volume aggiuntivo per la scheda di connessione intercella (ICB) per la piattaforma Ultium Battery di General Motors.

In Piemonte si soffre

Lear Corporation produrrà anche le sedute per Wagoneer e Grand Wagoneer, due super SUV della General Motors, con lancio previsto alla fine del 2023. Ma è dall’Italia che arrivano una serie di ombre. Alla Lear di Grugliasco, in Piemonte, sono a rischio licenziamento 260 lavoratori su 420, impegnati per la realizzazione dei sedili destinati a Maserati. Alla fine di maggio 2023 non ci saranno più soldi per la cassa integrazione: ma la commessa con Maserati è troppo leggera, ne servono altre. E al momento tutto tace. (aa)

In foto, da Google Maps, lo stabilimento di Grugliasco

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