Nei piani di Faurecia ci sono sedili green e joint venture cinese

Nei piani di Faurecia ci sono sedili green e joint venture cinese

Sedili più green e fatturato alle stelle entro il 2025 grazie alla joint venture cinese. Faurecia guarda oltre la pandemia e alza l’asticella. Il produttore francese di sedili e componenti per autoveicoli, innanzitutto, annuncia l’intenzione di ridurre le emissioni di CO2 lungo la filiera produttiva. Il proposito coinvolge anche i suoi fornitori di pelli, dato che il progetto “Seat for the Planet” prevede rinnovata attenzione agli standard di produzione. Dall’altro la società ha completato l’acquisizione del 50% della joint venture con BAIC di DAS Corporation. L’operazione dovrebbe contribuire a spingere il fatturato di Faurecia a 5 miliardi nei prossimi 4 anni.

Sedili più green

“La sostenibilità è ormai un importante fattore decisionale nelle scelte dei consumatori e nelle abitudini di spesa, e questo vale anche per la mobilità”, sottolinea Etienne Sorlet, direttore marketing di Faurecia Seating. Per soddisfare queste richieste crescenti, la società francese ha messo l’acceleratore al progetto “Seat for the Planet”. Il suo team di esperti ha individuato 5 regole da seguire d’ora in poi nelle fasi di produzioni dei sedili. Utilizzare materiali sostenibili, cioè naturali, con una minore impronta di CO2, riciclati o riciclabili. Ridurre gli sprechi nella produzione. Evitare di mescolare i materiali. Concentrare le esperienze sulle esigenze dei consumatori e progettare un design che semplifichi il montaggio e lo smontaggio.

Joint venture cinese

Nel frattempo il produttore francese rafforza la sua presenza in Asia. La società ha comunicato di aver completato l’acquisizione da DAS Corporation del 50% della sua joint venture con BAIC, uno dei maggiori produttori cinesi che vanta collaborazioni – tra gli altri – con Hyundai e Daimler. Dopo questa operazione Faurecia conta joint venture con le 6 più importanti case automobilistiche cinesi, 58 siti industriali e 5 centri di ricerca. Questa potenza di fuoco dovrebbe consentire di raggiungere i 5 miliardi di fatturato entro il 2025. (art)

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