Assemblea Assocalzaturifici: il 2018 della scarpa italiana inizia frenando. “Rallentano export e ritmi produttivi”

La scarpa italiana rallenta. Dopo un 2017 “tutto sommato soddisfacente” (export +3,5% in valore e +2,5% in quantità, produzione in aumento), “il 2018 si è aperto con un rallentamento nelle vendite estere e nei ritmi produttivi” ha evidenziato la presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti nel corso dell’Assemblea Generale svolta ieri. “L’export registra un timido 0,1% in valore, ma cala di oltre 3 punti percentuali in volume rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Preoccupazioni? La principale è rappresentata dall’export verso l’area CSI, in recupero fino alla fine del 2017 e che nel primo trimestre 2018 ha registrato un calo del 7% in valore e del 2% in quantità, con nuove flessioni (-10%) per quanto riguarda la Russia. Si conferma inoltre la frenata del Far East (-6,3% in valore), dove girano bene Cina e Corea, male Giappone e Hong Kong. Non dà segni di risveglio il mercato interno, con consumi scesi dello 0,4% in quantità e cresciuti dello +0,6% in valore. A generare timori è anche il calo di aziende e addetti (-1% e -0,4%) rispetto a dicembre 2017. A fronte di questi numeri non certo esaltanti, Pilotti ha commentato: “Dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa e non lasciarci scoraggiare”. (mv)

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