A Riccione, Massimo Martini, socio di un calzaturificio con 21 dipendenti, denuncia la sua situazione critica: fatture già emesse per 130.000 euro e ordini per 500.000 euro, ma le banche gli hanno negato un prestito da 25.000 euro che sarebbe servito per il pagamento degli stipendi. Il diniego è probabilmente frutto di una situazione pregressa perché, racconta lo stesso calzaturiere “tre mesi fa siamo rimasti senza lavoro, con i dipendenti in cassa integrazione. Poi sono arrivati ordini per 500.000 euro da consegnare in tre mesi e a novembre siamo ripartiti con la produzione”. La liquidità aziendale scarseggia, gli incassi arriveranno solo nel 2016 e l’azienda si rivolge alle banche che però le voltano le spalle. A Natale niente stipendi per i dipendenti… (mv)
Banche negano prestito a calzaturificio di Riccione, nonostante abbia ordini…
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