Calo contenuto per il calzaturiero marchigiano

Tonfo di Russia e Ucraina ma resta contenuto (-3,2%) il calo dell’export calzaturiero marchigiano dei primi nove mesi dell’anno. Diminuisce anche il volume di affari verso chi avrebbe dovuto sostituire la Russia nelle esportazioni di scarpe marchigiane e cioè la Cina che registra un inaspettato -11,4%. La Russia resta sempre il primo Paese per valore di scarpe importate dalle Marche ma da gennaio a settembre 2014 ha perso il 25,1%. Peggio ha fatto l’Ucraina -36,2%. Quali Paesi hanno permesso alle Marche di contenere la perdita? La Germania (seconda dietro la Russia) con +6,3%, gli Stati Uniti (in quarta posizione) +8,4%. Hanno il segno positivo anche Regno Unito (settimo posto) +11,4%, poi Svizzera e Paesi Bassi (+5,8% e +5%). Solo al decimo posto troviamo la Cina, superata anche da Hong Kong il cui export è rimasto sostanzialmente stabile. Il distretto fermano, più esposto verso la Russia (-5,4%) ha perso di più di quello maceratese (-2,5%) ma resta sempre il primo in Italia per capacità di vendita all’estero. Stesso calo e stessa percentuale dell’export invece per l’import delle Marche: -3,2%. Come nel caso dell’export anche qui il primo paese in graduatoria, la Romania, ha perso il 19%. In aumento le scarpe che arrivano da Cina, Albania, Tunisia e Vietnam. (mv)

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