Eppure gli ordini ci sono: è la stagione del paradosso

Eppure gli ordini ci sono: è la stagione del paradosso

Per la manifattura italiana è la stagione del paradosso. Perché in calzaturifici e pelletterie la vaschetta che contiene gli ordini dei clienti è colma. Dovrebbe essere un buon segno: gli effetti della crisi energetica ancora non si sentono. E nonostante l’inflazione, le vendite procedono bene. Però, come vi raccontiamo su La Conceria n. 10 (ottobre 2022), la situazione non è idilliaca come appare. Per niente. Perché le materie prime sono di difficile reperibilità e, come sottolinea il titolo stesso del nostro magazine (“Venderemo cara la pelle”), sottoposte a stress inflattivi. Non solo. Le imprese manifatturiere si devono barcamenare tra consegne in ritardo e prezzi in crescita su contratti di acquisto ancora da confermare.

 

 

Le voci che abbiamo registrato

L’impatto della crisi energetica. La gestione delle emergenze. Le possibili soluzioni. Sono i temi che abbiamo affrontato, tra gli altri, con Fabrizio Grassi (Aldo Bruè), Paolo Silenzi, Michele Lazzari (Dora – marchio Gavazzeni) ed Ernesto Paccapelo (Ernesto Dolani). Non solo: al proposito registriamo le posizioni di Diego Rossetti (Fratelli Rossetti) e Diego Della Valle (Tod’s). Alessandro Olivetti, responsabile delle vendite del marchio tedesco Tamaris (Wortmann Group), ci offre invece una “prospettiva continentale”. “La stagione del paradosso” è il titolo che abbiamo dato all’approfondimento sulle condizioni in cui operano le imprese manifatturiere nell’autunno 2022.

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