È iniziata la costruzione dell’hub calzaturiero etiope, alle porte di Addis Abeba, ad opera del colosso cinese Huajian. Si chiamerà Ethiopia-Cina Light Manufacturing Special Economic Zone e ha appena ricevuto i permessi del ministero dell’Industria per espandersi su un’area di 318 acri. Al suo interno è prevista la costruzione di calzaturifici con relativo indotto, di una zona commerciale e di un’area residenziale destinata ad accogliere una consistente parte dei dipendenti. Il progetto punta a creare 100.000 posti di lavoro in 10 anni, arrivando a generare “almeno” un valore delle esportazioni pari a 4 miliardi di dollari. Huajian è presente in Etiopia dal 2011, quando ha investito 6 milioni di dollari nella regione di Oromia dove possiede un calzaturificio (3200 dipendenti) dotato di quattro manovie che, nei primi 10 mesi di quest’anno, hannno prodotto 837.000 paia di scarpe. per un fatturato di 13 milioni di dollari. Wei Yongquan, general manager del gruppo, ha confermato che gli investimenti mirano a sfruttare il basso costo della mano d’opera locale: “La media salariale mensile in Etiopia è di 400 yuan (66 dollari) contro i 3.000 (440 dollari) che paghiamo a Dongguan, dove abbiamo gli impianti principali, e dei 2.500 (370 dollari) che corrispondiamo a Guanzhou. In Etiopia, l’evoluzione industriale è minima, per cui non abbiamo neppure problemi a reperire operai. Inoltre, l’approvvigionamento avviene con pelli locali con un risparmio sul 30% rispetto ai prezzi cinesi”. (pt)
TRENDING