Gabriele Brotini (Pakerson) lascia la presidenza dei Giovani di Confindustria Firenze: “Palestra per politicanti”

Dimissioni improvvise di Gabriele Brotini, calzaturificio Pakerson, dalla presidenza del gruppo Giovani di Confindustria Firenze. La decisione è stata comunicata ieri mattina. “Non è più la Confindustria che mi piace – ha commentato Brotini nell’intervista che sarà pubblicata sul prossimo numero de La Conceria – e in cui mi riconoscevo. Noi, come famiglia, siamo associati da 44 anni e io personalmente sono cresciuto con l’idea di una Confindustria “sana”, che combatteva importanti battaglie sindacali ed economiche; ancor più il gruppo Giovani, che dovrebbe essere una palestra di vita e di professionalità. Oggi invece mi pare una palestra per politicanti, dove si operano scambi di poltrone e favoritismi e dove non esiste più la meritocrazia”. Brotini era stato eletto presidente del gruppo (che è al tempo stesso vicepresidente di diritto della territoriale) nel 2013: si trattava di una carica importante, perché Firenze esprimeva l’allora presidente nazionale dei giovani, Jacopo Morelli. All’interno dell’associazione operano anche il padre di Gabriele, Antonio Brotini, in veste di componente del direttivo (è uno dei 14 invitati dal presidente Simone Bettini), e lo zio Andrea, vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, come presidente di sezione per la calzatura. Cosa ne pensa il padre? “Dice che è d’accordo con me. Non c’è motivo di rimanere in Confindustria, non ci sono più i valori di un tempo. Ho provato a combattere una battaglia per il cambiamento, ma questa situazione è ormai radicata”. (ag)

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