Giovani, artigiani, felici, con la pelle nel DNA: le borse di Serena Carboni e le scarpe Alverso

Chi l’ha detto che i giovani snobbano il lavoro artigianale? A Modena e San Giustino (Perugia) due storie dimostrano il contrario, con giovani che scommettono su borse e scarpe, e sulla pelle, per il loro futuro. Serena Carboni si è laureata in geologia, ma ha deciso di inseguire il suo sogno: lavorare la pelle e disegnare borse. Come riporta la Gazzetta di Modena, Serena ha frequentato un corso di taglio e cucito e con l’aiuto di un’amica ucraina, incontrata durante il corso, ha iniziato a realizzare le prime borse che ha venduto nei mercatini. Ottiene il consenso del pubblico, con commissioni di particolari modelli. Gli ordini crescono e, dopo tre anni, la geologa ha deciso di aprire una sua bottega, inaugurata in questi giorni. Ogni borsetta è un’opera di artigianato unico. In Umbria, nella frazione Lama di San Giustino (Perugia), Andrea Mancini e Michele Ceccatini hanno invece aperto un laboratorio di scarpe artigianali dal nome singolare: Calzature Alverso. Alverso, in dialetto, vuol dire una cosa fatta nella maniera giusta, nel migliore dei modi. Lo slogan scelto è: Colora i tuoi passi. Come riporta il Corriere dell’Umbria, i due giovani puntano a chi cerca scarpe diverse da quelle che si trovano normalmente in commercio visto che c’è la possibilità di scegliere fra oltre cinquanta colori di pellami, pelli scamosciate o lisce. Si può scegliere il modello di calzatura anche online. Foto tratte da gazzettadimodena.gelocal.it e corrieredellumbria.corr.it. (mv)

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