Le Superga 2750, le prime sneaker vulcanizzate della storia italiana, festeggiano i cento anni e si rinnovano con una versione celebrativa chiamata “1925 Made In Italy”. L’invenzione di Walter Martiny dei primi del ‘900 ha saputo evolversi negli anni, passando dall’originale modello in cotone con suola in gomma a “buccia d’arancia”, a infinite altre varianti. Quali? Dal pizzo alla rafia, dal raso fino alla pelle. La storia del modello è un ritratto dell’Italia fatto di amore per il tennis, spensieratezza e creatività imprenditoriale.
La suola vulcanizzata
Dai primi del ‘900, quando nacque la Walter Martiny Industria Gomma (dal nome del suo fondatore), la vulcanizzazione ha sempre rappresentato la fucina creativa del brand. L’azienda in origine era specializzata nella produzione di pneumatici e altri articoli in gomma. In seguito, Martiny ebbe un’intuizione che rispose alle necessita del suo tempo: sfruttando la tecnica della vulcanizzazione inventata da Charles Goodyear, iniziò a produrre stivali in gomma che migliorarono le condizioni di salubrità per le lavoratrici e i lavoratori delle risaie e delle fabbriche.
La prima Superga 2750
Nel 1925 fu la moglie tennista dell’imprenditore a ispirare la nascita delle prime scarpe da tennis italiane dotate di suola in gomma vulcanizzata. All’epoca quel tipo di calzatura aveva la suola in corda, poco resistente alle abrasioni sul campo da gioco. Martiny decise quindi di riprodurre in gomma vulcanizzata la texture irregolare della suola in corda. Il trattamento di vulcanizzazione consiste nel trattare il caucciù con lo zolfo ad alte temperature per ottenere un materiale più resistente e flessibile. Dal 2007 Superga è di proprietà del Gruppo BasicNet (società con sede a Torino, quotata alla Borsa italiana dal 1999), che detiene anche Kappa, Robe di Kappa, K-Way e, tra gli altri, Sebago. BasicNet opera nel mondo attraverso un network di imprenditori che, su licenza, producono o distribuiscono i prodotti dei marchi del gruppo. A questi, BasicNet fornisce servizi di ricerca e sviluppo, industrializzazione dei prodotti e marketing globale. La holding opera come “fully web integrated company”: tutti i processi aziendali della holding avvengono unicamente attraverso internet. (mvg)
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