Il premio Innovazione Smau 2021 a Loriblu: ecco perché

Il premio Innovazione Smau 2021 a Loriblu: ecco perché

Il calzaturificio Loriblu ha ricevuto il premio Innovazione Smau 2021 per aver introdotto il 3D e il rendering nella fase di prototipazione delle calzature. È il primo passo di un progetto di digitalizzazione che coinvolgerà l’intera azienda di Porto Sant’Elpidio e promosso dalla seconda generazione della famiglia che lo gestisce. A Milano ha ritirato il premio Claudia Cuccù (nella foto) che ha spiegato di questo progetto che vedrà i frutti il prossimo anno.

Il premio Innovazione Smau 2021

Loriblu è stata l’unica azienda produttrice del settore moda a ricevere il Premio Innovazione Smau 2021. A ritirarlo Claudia Cuccù, figlia di Graziano Cuccù e della past president di Assocalzaturifici, Annarita Pilotti. Claudia rappresenta la seconda generazione entrata a pieno regime nel management dell’azienda e che ha promosso un più ampio progetto di digitalizzazione. “Ma partivamo già da una base importante” ha specificato la giovane imprenditrice enfatizzando l’importanza e la fattibilità del coniugare artigianalità e tecnologia.

 

 

Il primo passo

“Introdurre il 3D e il rendering nella prototipazione è il primo passo di un progetto che vedrà la luce il prossimo anno e che arriverà fino ai nostri canali commerciali” spiega Claudia Cuccù. Ai clienti B2B permetterà di selezionare in tempo reale i modelli preferiti e di apportare delle modifiche. Sul fronte B2C il progetto offrirà il servizio made-to-order, con il cliente che potrà scegliere il modello e le varie combinazioni. In futuro Loriblu punta ad applicarlo nei propri negozi in un’ottica omnichannel, ormai strada obbligata per i player del mercato.

Maggior fluidità

“L’obiettivo del progetto è anche rendere più fluido il processo di industrializzazione, ridurre il time to market e agire sui costi di una collezione che in un’azienda come la nostra si aggirano intorno al milione di euro a stagione” spiega Claudia Cuccù. “Siamo abituati alle fiere di settore, ma dobbiamo capire che c’è un mondo fuori dalla fabbrica. Un mondo stimolante che possiamo intercettare e incrociare per migliorare le nostre imprese”. (mv)

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