Il reshoring serve: Diadora e Scarpa (potendo) ne farebbero di più

Il reshoring serve: Diadora e Scarpa (potendo) ne farebbero di più

Il reshoring serve. Ma il riavvicinamento delle produzioni, almeno per la scarpa sportiva nordestina, incontra ostacoli. In primis la difficoltà di trovare fabbriche in grado di offrire la capacità produttiva necessaria. Tradotto, le migliori aziende europee già sono piene di ordintanitivi e non hanno spazio per nuovi ingressi. Diadora ha riportato in Italia una piccola parte di produzione, mentre Scarpa offre la propria testimonianza sulle difficoltà incontrate nel percorso di reshoring europeo.

Il reshoring serve

L’aumento dei costi e la difficoltà di importare materiali dall’Asia spingono le imprese della scarpa sportiva a riconsiderare la supply chain. Come testimonia Diego Bolzonello, CEO di Scarpa, al Corriere della Sera, “l’eccesso di stock e materiali che giungono in ritardo” sono le due maggiori sfide attuali. Bolzonello conferma il trend di fuga delle produzioni dalla Cina a vantaggio dei paesi limitrofi come Vietnam, Cambogia e Indonesia. Mentre “la volontà di riportare le produzioni in Europa si scontra con una capacità produttiva ben più ridotta e spazi di espansione già esauriti”. Il CEO di Scarpa spiega che il problema si vive anche in Albania e Macedonia. E in questo contesto anche la variazione dei cambi delle varie monete ha il suo effetto.

 

 

Gli esperimenti di Diadora

Enrico Moretti Polegato, CEO di Diadora, con NordEstEconomia va fiero del suo reshoring in Italia. “Una linea da dove è uscita la prima scarpa da running (il modello Equipe atomo ndr) prodotta in Italia negli ultimi trent’anni”. La linea di produzione presente nello stabilimento di Caerano San Marco (Treviso) genera l’8% del fatturato aziendale. A proposito di ricavi, quest’anno arriveranno a 180 milioni di euro, “con una crescita a doppia cifra” rispetto allo scorso anno. Ricavi che giungono a 260 milioni se si considerano i mercati dove Diadora opera attraverso le licenze. “Ci sono mercati che stanno andando benissimo, come gli Stati Uniti, dove la crescita potrebbe essere a tripla cifra con ricavi a 20 milioni” ha precisato Polegato. (mv)

Leggi anche:

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×