Il viaggio all’inferno della calzatura italiana: secondo ISTAT, i consumi calano da 4 mesi consecutivi

Primo trimestre negativo per il retail calzaturiero italiano. Secondo i dati Istat, la categoria delle calzature ha fatto registrare una flessione dei consumi al dettaglio del 3,1% a gennaio, del 2,4% a febbraio e del 4,3% a marzo. In quest’ultimo mese le calzature sono la categoria con il dato più negativo insieme a utensileria e ferramenta. Quello di marzo è il quarto mese consecutivo con un segno meno, perché anche a dicembre 2017 ISTAT annotò un -0,3% delle vendite, mentre l’ultimo mese con segno positivo è novembre con +1,4%. Secondo Assocalzaturifici, i consumi delle famiglie italiane nel 2017 sono stati in linea con quelli, non certo esaltanti, del 2016. Da gennaio a novembre 2017 l’associazione rileva -0,4% in quantità (sneaker + 3,2%) e -0,1% in valore (sneaker +4,2%). L’acquisto di scarpe non è tra i primi pensieri delle famiglie italiane che, a marzo, hanno speso di più per elettrodomestici e i prodotti di profumeria e cura della persona. Non funzionano nemmeno le vendite online, che a marzo sono scese dello 0,3% a testimoniare della ridotta capacità di spese degli italiani. (mv)

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