Il Vietnam cambia rotta: importerà materiali e macchinari dall’UE

Il Vietnam cambia rotta: importerà materiali e macchinari dall’UE

L’industria calzaturiera del Vietnam vuole alzare il livello qualitativo del prodotto. E per questo ha bisogno di materiali e macchinari dall’UE. La scarpa di Hanoi vede avvicinarsi tempi duri. Malgrado gli affari stiano fin qui andando bene (nei primi 7 mesi del 2022 l’export sarebbe pari a 2,27 miliardi di dollari), gli associati Lefaso credono che dal primo trimestre del 2023 le condizioni del business si deterioreranno. E ora? Per evitare le conseguenze peggiori della crisi urge il riposizionamento. Ma per riposizionarsi intervenire sulle relazioni commerciali con i partner europei.

 

 

Servono materiali e macchinari dall’UE

Sono i vertici dell’associazione Lefaso a spiegare alla stampa locale le direttrici di sviluppo della categoria. Dunque, l’obiettivo è il riposizionamento, dicevamo. Per riuscire ad innalzarsi dalla fascia media di prodotto a quella superiore la scarpa vietnamita ha bisogno di approvvigionarsi di materiali, macchinari e tecnologia di qualità migliore rispetto a quelli disponibili sul mercato domestico. Per questo da Hanoi vogliono riequilibrare la bilancia commerciale con i partner esteri. Fin qui la scarpa vietnamita ha usato gli accordi di libero scambio siglati dal governo come leve per aumentare i livelli di export (con ottimi risultati, a scapito della Cina). Ora è il momento di invertire la rotta e usare gli stessi accordi per importare i beni di cui ha bisogno per l’aggiornamento qualitativo. Con un occhio di riguardo per l’EVFTA, l’intesa che crea un canale privilegiato con la Comunità Europea. Lefaso, ora, invoca il sostegno del governo: si aspetta collaborazione affinché le imprese siano aiutate a cogliere le opportunità di mercato.

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