India: “Troppe scarpe cinesi, alziamo i dazi”. New Delhi porta al 25% la tassa all’import di calzature

Il governo indiano ha deciso di aumentare dal 20 al 25% il dazio sull’importazione di 19 “prodotti non essenziali” tra cui le calzature. Una mossa che ha l’obiettivo di compensare il deprezzamento della rupia, che da gennaio ha perso il 13% del proprio valore contro il dollaro USA, e sostenere la produzione locale. L’aumento del dazio, infatti, potrebbe favorire i grandi gruppi industriali locali come Bata India o Liberty Shoes, ma rischia di penalizzare i consumatori indiani perché va ad aumentare i prezzi delle scarpe importate, comprese quelle di marchi come Adidas, Reebok, Nike, Puma e altri marchi della sportiva. The Economic Times riporta la dichiarazione di Rafeeque Ahmed, presidente di Farida Group, uno dei maggiori produttori indiani di calzature: “Molte calzature cinesi stanno arrivando in India, l’aumento del dazio e la svalutazione della rupia agiscono come deterrente per gli importatori di oggi e incoraggiano i produttori locali”. L’India è il secondo più grande produttore di calzature al mondo dopo la Cina e anche il secondo consumatore, avendo scavalcato nel 2017 gli Stati Uniti. (mv

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