La calzatura da bambino secondo Primitempi, che compie 30 anni: “Riconquistiamo la fascia con la qualità”

Calzature da bambino: il segmento medio si è talmente assottigliato che, per assurdo, ora potrebbe tornare a crescere. Il motivo? “Le mamme di oggi danno più importanza alla qualità dei materiali. Preferiscono la pelle al sintetico. Perlomeno questo è quanto notiamo nel nostro punto vendita”. Ad affermarlo sono Geri Monaldi e Raffaela Andrenacci che in questi giorni festeggiano i 30 anni del calzaturificio Primitempi di Monte Urano (Fm), microimpresa a carattere familiare che sta affrontando il passaggio generazionale, inserendo i figli Fausto e Alessio. “Quando, negli anni scorsi, c’è stata la corsa al ribasso dei prezzi per poter competere con le produzioni estere, non abbiamo ceduto alla tentazione di ridurre la qualità del prodotto per poter abbassare i costi” dicono Geri e Raffaela. “Oggi la calzatura da bambino o è firmata o è cinese. Esiste una fascia di prezzo che è rimasta sguarnita. E notiamo che rispetto a qualche anno è aumentata la richiesta di prodotti fatti bene perché c’è una maggiore attenzione alla qualità del prodotto e dei materiali. Ma anche il prodotto non è più quello di 10 anni fa: è più flessibile e salutare e ha canoni estetici più accattivanti nei colori e nei decori”. (mv)

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