La crisi di Zeis Excelsa: dal concordato in bianco alla “continuità lavorativa” e alla gestione dei creditori

Il concordato presentato da Zeis Excelsa propone di pagare integralmente i creditori “privilegiati” mentre quelli “chirografari”, divisi in tre classi, riceveranno al massimo il 30% del credito vantato. I pagamenti avverranno entro 5 anni dall’omologa del concordato stesso. Secondo quanto riporta VivereFermo, tale proposta è stata valutata come conveniente rispetto a un fallimento e ha generato la “continuità lavorativa”. La prossima discussione insieme al commissario giudiziale Luigi Scaloni è fissata per il 10 gennaio 2019. La testata segnala anche un “presunto giallo” riguardante il fondo destinato al pagamento del TFR che non sarebbe più presente nel fondo tesoreria, mettendo in allarme gli ex 40 dipendenti che stanno usufruendo della disoccupazione. Il giallo dovrebbe risolversi il 10 gennaio quando, probabilmente, verrà segnalato al Giudice. L’azienda di Montegranaro (Fermo) aveva chiesto di accedere al Concordato in bianco il 4 giugno scorso. Oltre al concordato c’è anche un contenzioso in atto tra Cesare Pizzuti e il fratello Maurizio  sorto per i bilanci del 2015 e 2016 della società. Il 23 giugno aveva fatto richiesta anche la società Dirk Bikkembergs ma, con decisione pubblicata il 2 novembre, il giudice ne ha dichiarato l’improcedibilità. (mv)

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