La scarpa italiana rallenta: 148 milioni di paia nel 2023 (-8,6%)

La scarpa italiana rallenta: 148 milioni di paia nel 2023 (-8,6%)

Al netto dell’inflazione, il 2023 della scarpa italiana non è stato positivo e l’attività conto terzi sta sostenendo sempre di più il settore. La produzione si è fermata a 148 milioni di paia, con una diminuzione dell’8,6% sul 2022, tornando ai livelli del 2021 e decisamente lontana dai 179 milioni realizzati nel 2019. La minor produzione si fa sentire sul numero delle aziende del comparto, che nel 2023 è sceso del 5,3% a 3.564 imprese. In tenuta il numero degli addetti: 73.639 (+1,8%). Il fatturato complessivo è di 14,6 miliardi di euro, +0,9% sul 2022. Un incremento modesto se consideriamo gli aumenti dei prezzi per l’inflazione. Stesso discorso per l’export (12,8 miliardi) salito dell’1,1% rispetto all’anno scorso. Crescono i timori per il 2024.

148 milioni di paia

“Per il settore, l’anno da poco concluso ha avuto un andamento ondivago. Alle performance brillanti del primo trimestre, con aumenti a doppia cifra per export e fatturato, è seguito un progressivo rallentamento. Il 2024 sta manifestando in avvio segnali preoccupanti e prevediamo un’ulteriore frenata almeno nel primo semestre”. Sintetizza così l’andamento della calzatura italiana la presidente di Assocalzaturifici, Giovanna Ceolini.

 

 

Sempre più conto terzi

Per l’export, i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici, si fermano ai primi 10 mesi del 2023. Ma sono sufficienti per valutare quanto l’attività conto terzi stia diventando sempre più influente sull’andamento dell’intero settore. Il primo mercato di destinazione è la Francia, sede dei grandi gruppi del lusso. Nei primi 10 mesi l’export verso Parigi è cresciuto del 17,3% in valore e dell’1,1% in quantità.

Drastiche battute d’arresto

USA e Germania, due mercati fondamentali, nella seconda parte del 2023 hanno subito drastiche battute d’arresto: -25% in volume da luglio a ottobre. Complessivamente, nei primi 10 mesi la flessione delle paia vendute è del -20% circa: rispettivamente -7,8% e -2,3% in valore. Bene Cina ed Emirati Arabi. Il forte rimbalzo della Russia (+36,8% in valore) e Ucraina (+79%) non basta per tornare ai livelli pre-guerra del 2021.

Mercato interno

Sul mercato italiano, i consumi 2023 hanno evidenziato una contrazione in quantità del 3% e della spesa dell’1,5%. A livello merceologico, le scarpe da donna hanno sofferto meno ma sono le sneaker, nonostante una moderata flessione sul 2022 (-0,9% in spesa) ad aver superato i numeri pre-pandemia. (mv)

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