Le mani di Pechino su Marros? Ipotesi cinese per il rilancio del calzaturificio toscano (marchio Tremp)

A più di un anno dalla chiusura, il futuro del Calzaturificio Marros di San Miniato potrebbe avere gli occhi a mandorla. Nel momento in cui il Tribunale di Pisa ha omologato il concordato dell’azienda calzaturiera in liquidazione, un imprenditore cinese pare si sia fatto avanti formalizzando un’offerta per l’affitto dell’intera manovia. Sembrerebbe quindi targato Cina (secondo le indiscrezioni e le prime notizie diffuse sulla stampa locale) il destino dell’azienda che negli ultimi 15 anni ha contribuito alla storia del settore calzaturiero pisano, promuovendo il marchio Tremp. Non è ancora chiaro se i cinesi rileveranno il brand affidandosi a manodopera specializzata italiana, oppure a propri connazionali. La storia dell’industria calzaturiera Marros potrebbe, dunque, essere giunta a una svolta dopo aver fermato la produzione e aver chiuso i battenti nel maggio 2015, licenziando 40 dipendenti dopo una progressiva, ma costante riduzione del giro d’affari, passato dagli 11 milioni di euro del 2010 ai circa 4 del 2014. Nel 2015, il colpo di grazia: la perdita di un grosso cliente australiano che impedisce a Marros di continuare a produrre. (mvg)

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