Lo sprint di Liu Jo che punta al +40% nel 2019: tanta Asia e (soprattutto) ancora più spazio alle calzature

Liu Jo è pronto a spiccare (ulteriormente) il volo. E in questo decollo, le calzature giocano e giocheranno un ruolo di primo piano. Dopo aver chiuso il 2018 con un giro d’affari di 24 milioni, le aspettative per l’anno in corso sono quelle di crescere in maniera importante: +40% a 34 milioni di euro. Oggi a spingere il fatturato è soprattutto il canale wholesale, con il 50% realizzato in Italia e l’altra metà all’estero, soprattutto tra Francia, Germania, Benelux, Spagna e Portogallo, ma nel futuro le vendite della griffe potranno contare sui mercati asiatici dove i vertici aziendali, coordinati da Maurizio Croceri, ceo della joint venture Eli Srl (che dal 2016 produce Liu Jo), hanno deciso di volgere lo sguardo: Cina, Corea e Giappone. Sempre più trainante sarà il comparto delle calzature, per il quale Eli sta elaborando dei progetti di customizzazione che coinvolgeranno sempre di più i clienti rendendoli protagonisti nella fase di costruzione della loro scarpa esclusiva. “I risultati raggiunti con Eli in meno di tre anni sono notevoli – ha commentato il presidente Marco Marchi a MF Fashion – e, insieme a Maurizio (Croceri, ndr) stiamo investendo energie e risorse per crescere ulteriormente con le calzature”.

 

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