Una normativa che indichi chiaramente la provenienza dei prodotti importati: è una legge che al nostro Paese sta molto a cuore ma alla quale diversi Paesi del nord Europa si sono più volte opposti. Ora sembra che la Commissione UE proporrà al Consiglio di introdurre la normativa sul “made in” almeno in alcuni settori. E i primi, ai quali potrebbe essere applicata la norma, sarebbero 3 (calzature, tessile e ceramiche) sui 5 ai quali punterebbe l’Italia (mancherebbero all’appello l’arredamento e i gioielli). Il dibattito sul tema è avvenuto ieri in Commissione UE: Guenther Oettinger, responsabile per l’agenda digitale, ha ritirato la riserva che aveva precedentemente avanzato per bloccare la proposta, mentre Elzbieta Bienkowska, commissario all’industria, ha spiegato che: “E’ stata trovata una soluzione, ora bisogna avere pazienza”. (mc)
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