Meno volume, (poco) più valore, più pelle: per la scarpa spagnola il 2017 è in tenuta. 2018: “Un anno stabile”

Il 2018 sarà un anno stabile per la produzione spagnola di calzature. Nel 2017 Madrid ha prodotto circa 98 milioni di paia di scarpe, per un valore di 2 miliardi di euro (2,004, per la precisione), secondo le statistiche pubblicate di recente dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE). Dati che evidenziano una riduzione della produzione del 4% in termini di quantità e una crescita dello 0,6% in valore rispetto al 2016. Il prezzo medio al paio è stato di 20,45 euro, il 4,8% in più rispetto al 2016. Il 2017 è stato il settimo anno consecutivo con un aumento del valore della produzione spagnola di scarpe. Da notare: è diminuita ancora la produzione di scarpe in materiali sintetici e tessuti, mentre quelle in pelle hanno fatto segnare alcuni (minimi) aumenti, arrivando, nel 2017, a pesare il 63,8% del totale complessivo in quantità e l’83% in valore. E il 2018? “Sarà un anno di stabilità. Penso che manterremo gli stessi dati nelle esportazioni e nella produzione dell’anno scorso” ha detto José Monzonís, presidente FICE, al periodico Revista del Calzado. “Ma la stabilità in termini macro non è la stessa che in termini micro e non è omogenea in tutte le destinazioni. Lo stesso accade in termini di produzione. In termini macro c’è una relativa stabilità negli ultimi 8 o 10 anni, ma è anche vero che si vedono sempre più processi di concentrazione aziendale”. Monzonís ha anche sottolineato come la Spagna esporti il 70% circa della produzione nazionale. (mv)

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