New Balance sostiene Trump. I democratici rispondono bruciando le proprie sneaker

Non tira, perlomeno in questi primi giorni, una bella aria negli Stati Uniti. Ne è riprova il caso che ha coinvolto il brand calzaturiero New Balance, noto per produrre in mezzo mondo (Gran Bretagna compresa…), ma, soprattutto, per non aver mai rinunciato a mantenere un consistente volume di produzione negli USA (4 milioni di paia circa. “Riteniamo che le cose stiano andando nella giusta direzione” ha dichiarato al Wall Street Journal la portavoce del brand, Sara Germano, per sostenere la presidenza imminente di Donald Trump. Risposta, preoccupante, di molti sostenitori democratici: bruciare o distruggere le sneaker New Balance che possedevano, postando foto e video della loro protesta sui social network. L’azienda ha espresso soddisfazione per l’intenzione di Trump di abolire il TTP, il trattato di libero scambio che coinvolge 12 Paesi dell’area pacifica:
“Barack Obama è rimasto sordo alle nostre richieste – dicono da New Balance -. Come unica grande azienda che produce ancora sneaker negli Stati Uniti, abbiamo un unico obiettivo commerciale: realizzarne sempre di più nel nostro Paese, certamente non di meno”. Immagine tratta da newsweek.com.

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